Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) mercoledì, 05/03/25
GAS E LUCE, BOLLETTE PESANTI RISPETTO AL 2019 AUMENTI DEL 56% E DEL 90% PER LE IMPRESE
Report dell'Ufficio degli Studi di Confcommercio: i più colpiti sono gli alberghi di medie dimensioni (10.450 euro al mese), i grandi negozi (6854 euro) e i piccoli hotel (6132 euro)
L'aumento del prezzo di energia elettrica e gas sta mettendo in ginocchio le imprese ravennati del terziario, che, a gennaio 2025, hanno dovuto pagare delle bollette dell'elettricità più care del 24%
rispetto all'anno precedente e del 56,5% rispetto al 2019. Ancor più salate le bollette del gas, che sono aumentate del 27% rispetto al 2024 e del 90,4% rispetto al 2019. Questi i dati del report dell'Ufficio Studi di Confcommercio della provincia di Ravenna, secondo cui i settori più colpiti sono gli alberghi di medie dimensioni, con una spesa mensile di circa 10.650 euro, seguiti dai grandi negozi (6.854 euro) e dagli hotel di piccole dimensioni (6.132 euro). I ristoranti e i bar, invece, devono affrontare costi mensili medi rispettivamente di 2.470 e 1.160 euro. Si tratta di cifre che pesano soprattutto nella competitività delle imprese italiane sul mercato europeo.
Negli altri Paesi, infatti, i costi sono nettamente inferiori: a gennaio 2025 l'elettricità in Italia, con i suoi 143 /MWh, costa il 40% in più rispetto alla Spagna e circa il 30% in più rispetto a Francia e Germania. Un divario che negli ultimi due anni si è costantemente allargato. L'aumento del costo dell'energia, inoltre, assume dimensioni gigantesche se osservato a partire dal 2019: nel periodo 2019-2024 i prezzi dell'energia elettrica in Italia sono aumentati del 107%. L'incremento ancora una volta è superiore agli altri Paesi dell'Unione. In Francia (39%) e Spagna (32%) è stato trascurabile rispetto al nostro; mentre in Germania è stato elevato (+74%), ma comunque inferiore a quello italiano. «Per affrontare questa situazione, Confcommercio ha richiesto interventi urgenti, a cominciare dalla progressiva sterilizzazione degli oneri generali di sistema, che gravano per il 23% sulle bollette elettriche del terziario», fa sapere Mauro Mambelli, presidente della Confcommercio della provincia di Ravenna.
«Nel medio-lungo termine - aggiunge - l'obiettivo è ridurre la volatilità dei mercati e la dipendenza dall'estero, attraverso un tetto dinamico e flessibile al prezzo del gas, il disaccoppiamento tra i prezzi dell'elettricità e del gas, e un potenziamento delle infrastrutture. L'obiettivo è garantire una maggiore sicurezza energetica attraverso la diversificazione delle forniture e la creazione di riserve strategiche. Infine, è necessario un controllo più rigoroso sulla speculazione finanziaria per stabilizzare i prezzi e proteggere i consumatori».